28 S. AGOSTINO da ultimo, quantunque di nascita non Venezia- 1’ anno 1296-97 era formato da qualunque claa* no, ma da Vallico nella Garfagnana. In Vene- se di persone; cosicché i cittadini per nascita zia però stette lungo tempo, e, se crediamo al per ricchezze, per talenti, per antichità distinti Di*i onario storico di Bassano, egli fu piovano dal basso volgo potevano essere nominati dagli nella nostra Chiesa di S. G¡miniano,- il che pe- elettori, e formare l’annuo Maggior Consiglio-ró io non credo, non trovandosi nella serie di Conosciutosi il pregiudizio che da cotesto uso quei giovani dataci dal Cornaro e dal Galhciol- derivava, perch’ infinito era il novero de’ li, nè dicendolo l’autore nel suo libro il S. Gì- concorrenti, quindi infiniti i maneggi, i raggi-minia.no. Scrisse le seguenti opere a me note. ri, le seduzioni, i disgusti che nascevano tra di loro per giungere a conseguir tanto onore, usci 1. Trento con il sacro Concilio et altri notabi- nel «296 all’ ultimo di febbrajo more veneto, li; aggiunte varie cose universali ; descritlio- cioè 1297, famosa legge che chiamasi Serrane historica ; con un ristretto del Trentin ve- ta del Maggior Consiglio. Questa comandando scovato. Trento 1673 \. (Storie Farsetti e che quind’ innanzi i membri da eleggersi a for-Coleti). mare il gran Consiglio dovessero estraersi da а. La Francin ne’ tre primi anni di pace. Ve- quelli soltanto che avean fatta parte de’consi-nezia pel Zavtom '667 4* (Haim). gli degli ultimi quattro anni, venne in sostan- 5. Il san Gini {ninno, Storia eroica (in prosa) za ad istituire una classe di persone distinte Venezia per Giovanni Cagnolini 1685 8. dalla quale uscii- non si poteva nelle elezioni fu- 4. Il più. curioso e memorabile della Francia ture, e vennesi quindi ad escludere tutti colo-nell’occasione che termina il reggimento di 10 che alla classe stessa non appartenevano Que* Francia 1’arhbasc. Luigi G rimani. Venezia sta misura eccitò l’odio degli esclusi contro il 1676 8. dedicato al procur. Antonio ('rima- doge, che allora era PietroGradenigo, e contra ni fu ambasc. a Roma, luogotenente a Urli- la torma del governo attribuita ad una tiranni, ne, e Pretore a Padova (Bibl. inss. Gaspari). ca usurpazione de’ diritti della nazione. Da ciò 5. La morale cristiana portata dal francese nacque principalmente la congiura di Marino per il M. R. sig. D. Michelangelo NI ariani. Bocconio, o Bocco, uomo audace, facinoroso, Parigi 1668 1 2 (Catalogo I'ìoncel disposto pronto ad ogni scelleraggine, ma bel parlatore dal Cressonier Voi. I. p. i5. come ci attestan le storie; il quale con Giovan- б. Sonetto in lode del B. Jacopo Salomoniosta ni Baldovino e altri seguaci mal sofferendo d’ premesso alla vita del li. Giacomo Salomone essere escluso dal Consiglio, tentava di abbat-scritta da Mons. Tiepolo . Venezia 1691 l i. terne le porte, di entrarvi co'suoi armata ma Lgli si sottoscrive. /). Michelangelo Maria- no, e di uccidere quanti loro si opponessero; ni accademico Intrepido. se non che scoperta a tempo la congiura fu ed egli e i complici colla morte punito; il che cir- 2 j ca il i5oo successe; sebbene al dir del ironi- sta manoscritto creduto Daniel Barbaro, il fatto .....IAMONTE FO del Bocconio debba piuttosto chiamarsi una buia- QY ESTO TER ENO EMO ria da bravi precipitosi et inconsiderati, che con- P LO SO INIQVO TR ADIMENTO 8utra diretta da persone savie e prudenti con SE POSTO IN GHOMV P ALTRV disegni e con mezzi atuefach a "usare -„..„TU, qual tu di noi la congiura di lioemondo 1 ìepolo .... VENTO E P MOSTRA .... Jetla Quirin0.Tiepìla, della quale 1’ epigrafe ..... SENPRE SENO n,j Jà soggetto di parlare Boemondo, detto volgarmente Bajamonts Celebre avvenimento nella nostra Repub- dell’ antichissima veneta casa Tiepolo figliuolo blica ricorda questa inscrizione. di Jacopo q Lorenzo doge q Jacopo doge (1) Il Maggior Consiglio di Venezia prima del- e marito di una figlia di Marco q. Giovanni (l ) Malamente da alcuni, fra' quali il Sanuto, il Morosini,il 'J entori dicono Boemondo figliuolo di Lorenzo doge. Noti solo le esatte genealogie di M. Barbaro q. Marco, ma il De Monacis (p. 274) scrive hic inflatus honoribus et dignitatibus Jacobi patris optimi viri Laurenti ducis avi, et Jacobi ducis proavi. Errò UTentori nella Storia {p. 209 e 2^4 7. V.) ma corresse l' abbaglio nell' opuscolo su Boemondo di cui in seguito.