S. AGOSTINO tano dal credere cbe il padre di essi ossia il marito di Maria fosse Onobio di cognome. Ecco perché. Noi abbiam veduto al num. 5o delle opere di Aldo il giovane che un Giampietro Onorio nipote di esso Aldo dedica li Venticinque discorsi sopra Livio all’ abate Gallo; e la stampa è di Roma del t6oi. In Roma (cbe si sappia) non era rimasta che la lorella di Aldo cioè la suddetta Maria maritata con figli ,• essendo a quell’ epoca già morti e Paolo padre, e Aldo figliuolo. Quindi non veggo in qual altro modo possa Aldo essere zio ai Giampietro se non se per essere figliuolo di Maria sorella di Aldo e figlia di Paolo. E per conseguenza allora ne verrebbe che quel Gian-pietro Manuzio che diede fuori insieme col fratello I’aolo il detto libro Transilvaniae nel 1596, sia l’identica persona di Giampietro O-norio che dedicò li venticinque discorsi nel 1601, all’abate Gallo. Chiudo questi articoli col seguente albero a maggior chiarezza di ciò che si è detto fino ad ora. ALDO PIO MANUZIO nato 1449 ammogliato circa i5oo in Maria rl orresana morta i5i5 1 Antonio m. circa i558 I Manuzio abate m. nel i568 N. N. PAOtO h. i5l2 amm 1646 in Margarita Odoni m- *574 Alda sposata in Uno della famiglia Catone nuorto giovane dopo il i55g Girolamo m. 1Í5;) fanciullino Aldo II. n. i547 amm. in Francesca Lugrezia Giunti nel i5^i m.1597 ----A-----, Paolina nata dopo il i585; vivente nel »5go Paolo II. n. circa 1578 amm. in una Catterina I Altri figli morti prima del i585 Maria n. circa i55a «posata i573 in uno della famiglia Onorio \ r'-----1 OiAMPiETtio Paolo viventi nel 1596=1601 Notisi che il Foscarini ricorda un più recente veneziano della famiglia Manvìia, diversa però da quella degli stampatori, cui egli per equivoco di penna dà il nome di Antonio; e il Renouard (T. III. p. ao8. 209) ripetè l’errore; imperciocché egli è non Antonio, ma Nicolò Manuzio viaggiatore nell’ Indie, e che scrisse intorno a’ re Mogoli} del quale sarà parola nell’inscrizioni d«l Palazzo Ducale. Fine della Chiesa di S. Agostine .