32 uccelli », cioè una specie di pilaf (I) e polenta con sopra degli uccelli arrosto. « Queste pietanze non si possono paragonare che con la « magyar kàposzta », « sächsisch kampest », ossia il cavolo acido e rancido, piatti squisiti che da noi, dove ci sono tante nazionalità, tutti si appropriano volentieri. i< Con questo vengo a dar ragione al tesoriere Dinu Perieteanu, che cioè il nostro buongustaio ha per il cavolo acido la passione del Serbo per la cipolla cruda. Dicono che il Serbo, quando è sazio, dice : « Ora non posso più mangiare; rifiuterei persino una cipolla! ». 3. Dopo tre giorni partì da Milano e attraverso Genova, dove certamente si estasiò dinanzi alla veduta del mare e alla fiorita primavera mediterranea, arrivò a Roma, l’Urbe che doveva attirarlo col fascino mistico' che esercitò su tutti i Romeni, specialmente dopo che si diffuse nelle masse la nozione della loro illustre origine romana. Con l’animo rinvigorito certamente dallo studio deila Bibbia dell'idea latina, cioè della « Storia dell’origine dei Romeni della Dacia» (Buda-, 1812) (2) dell’apostolo transilvano Petru Maior, il Drägusanu provava un’indicibile impazienza di arrivare fra le mura della grande madre del mondo latino e ai piedi della Colonna del (( tata » Traiano, ed ebbe poi un senso di sommo (1) Un cibo alla turca. La parola deriva dal turco: pilav. Cfr. H. Tiktin, Rumänisch-deutsches Wörterbuch, Bukarest, 1924, fascicolo 19, p. 1162. (2) La seconda edizione venne stampata nel 1834.