80 « La festa era grande, molto il popolo, salve di cannoni. navi pavesate con tutte le bandiere del mondo. Vidi da vicino il vicario di Cristo, in una gondola bene adorna col baldacchino di seta sopra. Il Papa, tutto vestito di bianco, col cappello rosso in capo, sedeva dietro, e due cardinali, in porpora, stavano davanti. La gondola aveva a prora la bandiera col Crocifisso e a poppa l’immagine degli Apostoli San Pietro e S. Paolo, l’uno con le chiavi del Paradiso e l’altro con la spada in mano. Passando accanto a noi, sebbene fossimo scismatici, ci dette l’apostolica benedizione, dispensata abbondantemente da tutte le parti ». II giorno dopo sbarcò a Livorno, « porto toscano », dove visitò la sinagoga ebraica, « la più bella d'Europa ;) e constatò che <( i rabbini livornesi non si distinguono nel vestire dai preti cattolici. Forse avranno qualche segno particolare, ma io non l’ho potuto distinguere » (1). 11 20 settembre 1842 arrivò a Genova, « porto sardo », ma siccome per una tremenda bufera aveva sofferto, durante il viaggio, un gran mal di mare, non potè visitare la città dovendosi riposare tutto il giorno. Verso sera partì per Marsiglia, ma navigando tutta la notte con un vento* contrario dovette, per mancanza di carbone, tornare indietro, all’alba, in vista dell’isola di Santa Margherita. « Da quando sono al mondò- — afferma egli — non ho mai patito come in quella notte tempestosa. La neve saliva continuamente su dei monti e scen- (i) Cfr. Ibidem, p. 175.