89 trelea o clmintrelea (1); le forme del participio presente : cantante e cantanti (2) (it. : cantante, cantanti) ; i numerali ordinali : terta (it. terza) ; carta (3) (it. : quarta) ; gli infiniti dei verbi: volere, ésere (4); caltare,' fulminare; generare ; inocchiare ; odorare; oseroare; testare ; lamentare (5); chiudere; fendere;j spendere; redigere; cingere; figere; fingere; legete; pungere; recere; strugere; premere; esprimere (6), le forme dei verbi: oproibescù (it. : proibisco) ; bàlbutescù; ozescù (7), mi figurù (8) (it. : mi figuro) e infine le preposizioni : versu (9) (it. : verso). Da questi esempi risulta chiaramente che il Dragusanu accanto ai filologi transilvani e a Joan Heliade Radu-lescu (10), militò in favore dell’italianizzazione del romeno come pure della diffusione della romanità dei Romeni, ma egli dovette rinunziare presto alla sua attività linguistica, perchè nello stesso anno (1848) prese (1) Cfr. H. Tiktin, o. c., pp. S1 e 53 > dal latino : altera niente oppure alia mente. (2) Cfr. I. G. Kodru, o. c„ p. 35. (3) Cfr Ìbidem, pp. 36-7. (4' Cfr. Ibidem, pp. 63. (5) Cfr. Ibidem, pp. 42-3. (6) Cfr. Ibidem, p. 47. (7) Cfr. Ibidem, p, 46. (8) Cfr. Ibidem, p. 56. (9) Cfr. Cfr. Ibidem, p. 91. (10) Intorno all’italianismo di questo Cfr. il recente lavoro di C. Tagliavini, Un frammento di storia della lingua romena nel sec. XIX (L'italianismo di Ioan Heliade Ràdulescu), Roma, 1926 e la bibliografìa ivi citata.