49 Da Parigi, dove ebbe occasione di vedere il trasporto delle reliquie di Napoleone I (1), partì nel settembre 1840 per Londra; ivi gli fece da cicerone l’italiano Giuseppe Sogno; vide nel Museo britannico anche delle statue italiane, e trovò che la Cattedrale di S. Paolo ha la forma della Chiesa di S. Pietro in Vaticano, sebbene molto più piccola (2). A Parigi abbandonò il suo principe e vi passò due anni come modesto impiegato nella biblioteca circolante di madame Bloum-Babejac (3), ma la sua passione di viaggiare lo diresse di nuovo verso l’Italia. Infatti, dopo un viaggio attraverso Chàlons-sur-Saòne, Lyon, Avignon, Aix-en-Provence e Marsiglia, dove trovò il bucurestese Costa con la moglie, l’ex-console francese di Bucarest, marchese di Chàteaugiron e un sassone transilvano, arrivò nel giugno 1842 a Nizza. Ecco alcune sue impressioni (4) : « A Nizza non ci sono ancora forestieri, perchè vengono solo d’inverno, non essendovi forse in tutta l’Europa un luogo più piacevole e più riparato dal freddo di questa città. È disposta come un camino, avendo i monti a Occidente, a mezzanotte e a levante, tutti coperti di vigneti, di uliveti, di fichi, e poi limoni, aranci e rose in piena aria, mentre, verso mezzogiorno, una (1) Cfr. Ibidem, pp. 112-114; N. Iorga, Un témoin roumain de la translation des cendres de Napoléon in Revue des études Napoléoniennes, Paris, 1914-15. (2) Cfr Ion Copru DRäGüfAsu, o. c., p. 103. (3) Cfr. Ibidem, pp. 132 sgg. 14) Cfr. Ibidem, p. 143. Intorno a Nizza Cfr. Gwseppe André, Nizza, Nizza, 1894 ; Marie df. Solms, Nice ancienne et modetne, Nice, 1854.