27 liani possono tacere. I primi non 'hanno motivo di lodare le loro terre perchè ad ogni minuto ti convinci del contrario, mentre qui parla l’Italia sola. « Quanti giorni io sia stato in viaggio, da Vienna fin qui, non lo so più; so solo che ho lasciato l'inverno in Carinzia e appena entrato, alla Pontebba, nel Friuli, è stata vera e propria estate. « La strada, è vero, anche nei paesi tedeschi è lastricata come una tavola, ma in Italia non è solo buona in grado superlativo, ma anche estetica e lussuosa. Dalle due parti è fiancheggiata di pioppi piramidali, e provvista, ogni venti piedi, di paracarri di pietra bellamente arrotondati. « Son passato per innumerevoli fortezze, e villaggi simili a fortezze, ma non mi son trattenuto che il tempo di mangiare e di riposare. Ho osservato il lastrico delle strade, a file infinite, mosaico di pietruzze e tavole quadrate di pietra, come tele distese lungo la via. E tutti i più piccoli villaggi sono costrutti bene e solidi, e il terreno, una pianura ininterrotta come in Romania, pare un giardino infinito. vi In genere, tutti i terreni sono quadrati, piantati tutto attorno di gelsi e di salci e con tralci di vite grossi come una gamba, attaccati agli alberi invece che a pali. Lungo ogni pezzo di terra corre l’acqua in canaletti e ci sono delle dighe per facilitare l’irrigazione, secondo il bisogno. Qui si coltiva il riso, ma anche il granturco, come da noi. Tutti si occupano dell’alleva-mento dei bachi da seta, per i quali adoperano le foglie del gelso. I salci, oltre a dare sostegno alle viti, producono abbastanza legna da ardere, perchè si potano