Un’importanza assai rilevante per la storia dèi rapporti storici, politici, culturali e commerciali che nel passato intercedettero fra gli Stati italiani e le province romene e soprattutto per l’evoluzione nazionale dei Romeni hanno i viaggi di quelli fra loro, che nel corso dei secoli vennero e dimorarono per diverse ragioni in Italia, perchè al loro diretto contatto con essa e specialmente con Roma si deve il risveglio della loro coscienza di latinità, che determinò la rinascita culturale e politica e poi l'unità nazionale del popolo romeno. Questi viaggi non, ebbero soltanto l’effetto di un maggiore influsso italiano sui più diversi campi della vita romena, ma diffusero anche, attraverso descrizioni più o meno letterarie, notizie interessanti ed abbastanza esatte sull'Italia e sugli Italiani. Ma prima di occuparci di una di queste descrizioni di viaggi dovuta al transilvano Ion Codru Dràgusanu (1), (i) Intorno al Dràgusanu Cfr. N. Iorga, Prefazione (pp. Ili— XVIII) al volume: I. Codru DrSgu?anu, Càlàtoriile unui Romàn ardelean in farà fi in striinàtate (1835-44), Valenii de Munte, 1910 ; N. Iorga in « Neamul Romdnesc », 1918, N. 102 ; N. Iorga, Un scriitor teran : Ioan Codru Dràgusanu, in « Revista Istorici », IV (1918), pp. 96-109; N. Iorga, Retatile culturale greco-romàne, in « Revista istoricà », V, pp. 65 sgg. — Intorno al viaggio del Dràgu-sanu in Francia Cfr. N. Iorga, Les voyageurs orientane en France, in Revite historique du Sud-est européen, IV (1927) pp. 93-108.