7 medico per il suo voevoda. Nel 1560 arrivava a Venezia Toma (1), l’inviato del principe moldavo Alessandro Là-pu^neanu : « portava zibellini e riceveva velluti per cento cinquanta ducati. Si trattava anco' di pittori italiani che dovevano venir nel paese » (2). Effetto di questi viaggi fu il principio di un influsso' del rinascimento italiano nei paesi romeni. Nella seconda metà del ’500 comincia la serie dei pretendenti raminghi (3), che cercavano appoggia in Italia ed in altri paesi occidentali per arrivare a Costantinopoli e impadronirsi poi dèi trono di uno dei principati romeni. Così troviamo a Roma Giacomo Basilico (4) che fu poi principe moldavo per tre anni (1561-3), e verso il 1569 Nicolò Basar ah (5), « marchese dì Ialomifa », che ottenne la fiducia del Cardinal Delfino e del Papa, si fermò per qualche tempo a Udine e se ne andò in Germania senza lasciare poi altra traccia di sè. Giovanni Bogdano (6), che si spacciava per figlio d!el giovane Ste- (1) Cfr. N. Iorga, o. c., p. 407. (2) Cfr. N. Iorga, ibidem. {3) Cfr. N. Iorga, Pretendenti domne$ti in secolul al XVI-lea, in Anal. Acad. Rom., Mem. Se et, I st. XIX (1897). (4) Cfr. Ant. M. Graham, De Ioanne Heraclide Despota Val-lachorum principe libri tres, Varsaviae, 1759 ; N. Iorga, o. c„ pagine 33-5 ; N. Iorga, Nouveaux matériaux pour servir à l’histoire de Jacques Basilikos l'Héraclide dit le Despot prince de Moldavie, Bue., 1900; N. Iorga, Storia cit., p. 407. (5) Cfr. N. Iorga, Pretendenti cit. pp. 35-7; N. Iorga, Storia cit., p. 409. (6) Cfr. Hurmuzaki, 0. c., IIP, p. 17 e SupI, I1, p. 103 ; N. Iorga, Pretendenti cit., pp. 37-42; N. Iorga, Storia cit., p. 409; N. Iorga, Ràtdcirile in Apus ale unui pretendent román, loan Bcgdan tn sec. al XVI-lea, Bucure?ti, 1928.