— 74 — che non si consideri l'Egitto come possesso inglese dominante le nostre comunicazioni coloniali. La marina militare dovrebbe costituire anch’essa una attività nel bilancio anglo-italiano, ed egli è certo che a Downing Street questa eventualità fu spesso considerata, ma senza ammettere che l’Inghilterra, secondo il giudizio di Laird-Clowes, (*) preferisca rimanere sola anziché male accompagnata, egli è certo che, data la presente situazione europea il ^nostro potere marittimo rappresenta una assai minima utilità positiva per l’Inghilterra. Quale utilità potrebbe rappresentare l’esercito? Noi dimostrammo l'insufficienza del potere continentale britannico, e la necessità di rafforzarlo colle solidarietà capaci di salvaguardare le colonie continentali (**). Escludendo le colonie dell’America settentrionale, non salvaguardabili in alcun modo senza un compromesso colla Unione, l'india e l’Egitto sono quelle continentalmente più vulnerabili, ma quando si considera che l’india può essere solamente salvaguardata dalla gravitazione della Germania sulla Vistola e che l’Egitto potrà essere per molto altro tempo salvaguardato direttamente dal dominio del Mediterraneo ed indirettamente dalla gravitazione sul Reno si ha ragione di credere che l'ausiliarità dell’Italia, benché non disprezzabile, rappresenti una utilità cui gli inglesi non accordano l'importanza che le attribuiscono gli italiani. L’autore anonimo dell’ opuscolo l'Alleanza Anglo-Italiana dopo di avere esaminata la situazione indo-egiziana (*) Laird-Clowes - The millstone round the neck of England -1895. (**) La Situazione Militare Mediterranea - 1895.