— 16 — ranza di quelle obbiettività che sono le risultanti delle più sane ed efficienti energie nazionali. Gli Stati che affastellano le une sopra le altre le obbiettività nazionali, colla speranza, o colla pretesa di conseguirle simultaneamente, non riescono che ad accrescere la perturbazione della coscienza nazionale, rendendola incapace di affermarsi e consolidarsi in una ben determinata obbiettività. La grande unità della coscienza britannica, derivante dalla solidità del sentimento marittimo, non perturbato da dualismo cr da conflitti di qualche importanza, costituisce la massima fra le energie morali della Nazione, dalla quale deriva la grande stabilità e vigoria del Governo perfettamente conscio, a qualunque partito appartenga, delle grandi obbiettività nazionali. Fra le molteplici obbiettività che agitano e perturbano la coscienza italiana quella che emerge dalle più sane e vigorose energie nazionali, e che la Storia addita con maggiore evidenza, è indubbiamente marittima, onde è lecito concludere che al Governo spetta il compito di elevare questa obbiettività alla altezza dei suoi grandi destini. Noi crediamo di non errare affermando che il Governo il quale sapesse, svincolandosi dalle impegolature, levare lo stendardo del risorgimento marittimo troverebbe la Nazione, cui non manca l’intuito del suo avvenire, pronta a seguirlo anche a costo di non piccoli sagrifici. A questa impresa però sono forse i tempi immaturi, e forse mancano gli uomini capaci di sintetizzare la Nazione, di modo che, per ora, non rimane forse altra via di risorgimento che quella dell’apostolato marittimo onde maturare la coscienza nazionale. Gli apostoli non mancarono ne mancheranno, ma al trionfo