— 8o — 2° Questo successo deriva dalla preponderanza continentale e non da quella marittima ; 3° Questa preponderanza è essenzialmente qualitativa anziché quantitativa; 4° La preservazione di questa preponderanza non permette riduzioni, ed implica anzi incrementi quantitativi, del potere territoriale ; 5° La necessità di questa preservazione, se pure non d’incremento, esclude la possibilità, almeno per l’Italia, di incrementi navali : 6° L’insufficienza navale della triplice, e dell’Italia specialmente, espone la nostra costiera, nella ipotesi del conflitto, ad uno spaventoso disastro; 7° La probabilità del conflitto non potendo essere esclusa che da una permanente preponderanza degli eserciti, l’Italia si trova sbarrate le vie del suo risorgimento navale, economico ed espansivo. La verità di questi principii ci rese caldi propugnatori della adesione dell'Inghilterra alla trìplice, confortati in questa nostra propaganda dall’apostolato del Wilson, dell’Hobson, del Wilkinson; ma dato pure che questa adesione debba essere differita noi crediamo che la solidarietà italo-germa-nica, ad onta della sua imperfezione, sia quella che soddisfa, alla maggiore somma d’interessi presenti e futuri dell’Italia, integrando la maggiore somma d’interessi europei. La presente situazione europea permette infatti di affermare quanto segue: 1° La persistenza della triplice costringerà prima o poi, volente o nolente, per quella forza delle cose che domina gli uomini e gli Stati, l’Inghilterra ad aderirvi ;