- 3« - I discepoli dell’ammiraglio Aube propugnano un sistema di costruzioni navali che corrisponda principalmente all’obbiettivo della guerra contro l’Inghilterra al modo istesso come in Italia si dovevano propugnare navi che soddisfacessero al-l’obbiettivo della lotta contro la Francia. La distruzione del commercio inglese e perciò l’esercizio della corsa e della guerra strategica è l’obbiettivo della Jeune ècole, come la difesa contro le invasioni marittime doveva essere l’obbiettivo dei novatori italiani. Per i francesi la guerra di crociera e di corsa rappresenta la migliore difesa contro il maggiore pericolo, al modo istesso come la venerazione dei convogli da sbarco e delle basi d’operazioni marittime rappresenta la più efficace difesa contro la più grave minaccia che possa colpire l’Italia. La mancanza di una chiara, precisa, indiscussa preponderanza dell’obbiettivo strategico principale su quelli secondari non consenti all’Italia nè consente alla Francia una perfetta soluzione del problema navale. Se però la varietà degli obbiettivi marittimi, difensivi ed offensivi, che ugualmente interessano la Francia, complica enormemente il suo problema navale e ne rende difficile la soluzione, queste complicazioni e queste difficoltà non esistono per l’Italia, poiché le sue obbiettività offensive non possono essere prese in considerazione finché non siasi conseguita almeno la più importante obbiettività difensiva. L'integrità nazionale della Francia,escludendo le colonie ed i possessi, non può più essere menomata dalla offensiva brittannica, e perciò non esiste per la Francia, come purtroppo esiste per l’Italia, un problema di esistenza. La distruzione del commercio inglese rappresenta bensì