— 23 — equilibrare i mezzi risolutivi, e consentire alle nazioni solidali quella indipendenza internazionale che singolarmente non avrebbero ; ma l’influenza relativa e sempre commisurata dalla relativa capacità di tutelare la nazionale esistenza. Talune nazioni figurano o possono figurare nelle solidarietà come lo sbirro a goffo o come i cavoli a merenda. Poche nazioni si possono considerare arbitre dei loro destini in modo assoluto, ma la relatività è appunto determinata dal grado di capacità o di possibilità futura alla tutela della nazionale esistenza. L’Italia ha forse più di qualche altra nazione europea, di lei più possente, la possibilità di risolvere da sola il problema della propria esistenza, ma per ora le manca completamente la capacità di risolverlo, e se questa mancanza menoma grandemente la sua influenza, quella possibilità ha pure sempre un grande valore nella bilancia europea, ed è a questa più che a quella che l’Italia deve ancora quel residuo di considerazione che le permette di atteggiarsi a grande potenza. La possibilità, non la capacità, di risolvere in avvenire coi proprii mezzi il problema della esistenza, costituisce la base della presente influenza italiana, ma quando l’Italia continuasse a dimostrarsi incapace di tradurre in atto questa possibilità, anche i nostri alleati avrebbero ragione di esclamare: quousque tandem abutere, Italia, patientiae nostrae ; poiché coll’esercito e coll’ armata, nelle presenti condizioni, non rappresentiamo che una utilità molto problematica in qualsiasi situazione europea. Finché non avremo saldamente impostati nell'ordinamento militare e nella coscienza nazionale i cardini della nostra esi-