— 21 — I tempi moderni pare che abbiano sovvertito, tanto nelle nazioni come nelle famiglie, anche i più elementari criteri di amministrazione domestica e politica, ma con quel residuo di buon senso che forse rigermoglierà, ogni cittadino potrà formarsi un concetto semplice e chiaro dei sagrifizi più o meno urgenti che la situazione politica e militare impone, quando egli conosca la relativa importanza dei bisogni che da questa situazione derivano. II problema, del quale ci occupiamo, esige quindi che siano determinati con semplicità e chiarezza gli obbiettivi marittimi che debbono successivamente conseguirsi, affinchè il contribuente possa rendersi ragione e rassegnarsi ai sa-grifici che la situazione gli impone, onde evitare funeste conseguenze che sempre derivano dalla impreveggenza o dalla colpevole procrastinazione dei più imperiosi provvedimenti. Gli obbiettivi marittimi nazionali, in analogia di quanto esponemmo, possono essere classificati in assoluti, relativi, complementari a seconda che riguardano l’esistenza, la dignità, la prosperità della Nazione. È evidente che questa classifica implica una graduale importanza e che perciò la Nazione, la quale deve provvedere alle più imperiose necessità della esistenza, non dovrà troppo illudersi in obbiettività di decoro e di prosperità, le quali dovranno essere escluse finché non si sia compiuto il primo stadio, poiché l’avventurarsi in imprese di esteriorità e di espansione quando non si è nemmeno in grado di salvaguardare la propria esistenza è altrettanto pericoloso quanto ridicolo. Il sistema di mettere il carro innanzi ai buoi è di grande attualità, ed il bisogno di dare continuo spettacolo di scandali