— 48 - della distruzione costiera che il lettore potrà rintracciare nelle pubblicazioni e riviste estere e nazionali ed in ¡special modo nelle opere del Grivel, del Rope, del Montechant, del-l’Aube.....(*) importa soltanto stabilire che la distruzione costiera ed il bombardamento delle nostre città sono considerate dai francesi, e dalla Jeune école specia.lmente, come mezzi semplici, spicciativi, economici, risolutivi per costringere l’Italia a sottomettersi, pochi giorni dopo dichiaratala guerra, alla volontà della Francia. Quando si considera l’intensità e la rapidità colle quali può esplicarsi l’offensiva costiera si è costretti a convenire che la distruzione ed il bombardamento possono provocare così gravi perturbazioni militari e morali da influire minacciosamente sulla situazione militare e politica. Le perturbazioni militari, benché gravi, non costituirebbero da sole un disastro immediato se esse non fossero aggravate da quelle morali. Le cause che possono provocare ed eccitare le perturbazioni morali in Italia, come dimostrammo nella Dinamica del potere marittimo, sono tali e tante da lasciare temere che i disastri presupposti dall’ autore della Guerra del 190.... siano stati, per carità patria, di molto attenuati. La gravità della situazione dipende dunque dalla patologia del sentimento italiano, ed è perciò la conseguenza di un fenomeno morale che dovrebbe essere moralmente curato. È lecito sperare nell'avvenire; è anche lecito supporre (*) Bichild Grivel • La guerre maritinte - 1869. Charles Rope - Rome et Berlin - 1888. Com. Z. et Montechant - Les guerres nova Ics de de mairi - 1891. Th. Aube - La guerre niaritime et navale - 1882-1885.