— 46 — tegici e preponderassero invece le caratteristiche tattiche. Benché la nostra flotta non abbia, per ora, i requisiti adeguati al suo compito strategico per deficienza di velocità, di numero, di omogeneità, di modernità ecc.....ciò non pertanto, tenendo conto delle condizioni difensive del Tirreno, è lecito sperare che una forza navale poco superiore alla metà di quella francese sia sufficiente ad escludere quelle offese che minacciano la nostra esistenza nazionale. L'obbiettivo assoluto da conseguire è quindi quello di dare alla nostra armata caratteristiche strategiche, elevandone l’efficienza complessiva ad un limite minimo non inferiore alla metà di quella francese. * * * Il conseguimento della obbiettività assoluta non segna che il primo passo verso la meta cui deve tendere una grande nazione marittima, poiché se tutte le forze navali sono indispensabili alla difesa della integrità nazionale non ne rimangono disponibili per il conseguimento delle altre obbiettività relative e complementari. Se l'Italia non fosse mortalmente minacciata dalle invasioni marittime ella potrebbe, come la Francia, la Germania, l’Austria, considerare la flotta quasi superflua alla tutela della propria esistenza e preoccuparsi soltanto di obbiettività relative e complementari. Ove poi le obbiettività relative, quelle cioè che riguardano la salvaguardia delle città e della costiera, fossero di limitata importanza, come accade per la Germania, allora la flotta potrebbe considerarsi un elemento offensivo interamente utilizzabile per scopi di espansione e conquista.