— ii5 — queste escussioni straniere, ma si può asserire, senza tema di errare, che esse rappresentano non meno di un quinto della nostra ricchezza nazionale, e che questo asservimento si manifesta con un crescendo spaventevole. La situazione è dunque gravissima e tende a divenire sempre più disastrosa, non tanto per insufficienza dei cespiti naturali di ricchezza quanto per la crescente espropriazione e monopolizzazione straniera. Quali sarebbero dunque i provvedimenti nazionali che potrebbero fare argine a questa escussione, visto che le condizioni internazionali tendono piuttosto ad aggravare anziché a migliorare la situazione economica e finanziaria? Non è nostro intendimento di addentrarci in una questione così complessa ed estranea allo scopo di questo studio, ci limiteremo pertanto ad enumerare quei provvedimenti generali che parrebbero sufficienti ad arrestare la ipoteca-zione della nostra ricchezza nazionale. I principii cardinali della nostra ricostituzione economica sono : 1.° Costituire un potere militare in armonia colle condizioni contributive, ma sufficiente al suo compito, senza di che si sperperano i denari e non si consegue lo scopo di dare stabilità allo Stato e vigoria al Governo; 2.° Ritemprare il principio di autorità in tutti gli ordini del potere politico e civile, senza di che non si può sperare una efficace utilizzazione delle energie nazionali ; 3.0 Risanare la perturbata coscienza nazionale, senza di che non vi è speranza di risanamento politico, civile ed economico. Dalla prima categoria di provvedimenti deriverà indub-