— 148 — dissoluzione ed una finanza priva di qualsiasi riserva che possa consentire l’incremento permanente dei bilanci, mentre la situazione europea impone sempre più l’incremento del-1’ armata. La riduzione dell’ organico militare, in eccesso alle esigenze difensive, è imperiosa, e perciò fra la perturbazione derivante dalla riduzione di due corpi, al minimo, e la trasformazione da noi proposta, che consente così grande elasticità dell’organismo, non dovrebbe essere dubbia la scelta e noi crediamo che questa od altra simile riduzione finirà per imporsi, non solo all’ Italia, ma a tutte le nazioni marittime e forse anche a quelle continentali. Questo sistema offre un mezzo semplice e pratico di ridurre parzialmente le gravezze militari senza grandi menomazioni di forza vera, anche per le nazioni che possono spendere trentacinque milioni per corpo d’esercito e che hanno un sistema regionale di mobilitazione. Le nazioni che sono principalmente marittime, che hanno grande margine di contingente, che possono accrescere le loro forze inquadrando maggiori elementi, che hanno una situazione finanziaria difficilmente risanabile, che debbono provvedere ad incrementi imperiosi del potere navale..... hanno il massimo interesse ad adottare un sistema che consente la massima elasticità finanziaria e militare. Non tocchiamo l’esercito! Ne touchez pas à la reine ! Ecco il grido di tutti i puristi, i pedanti ed i pusilli della politica. Ma quando l’edificio rovina, bisogna pure pensare a ripararlo se non si può demolirlo, e noi crediamo che la riparazione non debba essere superficiale. E questione più di ricostruzione che di rappezzamento