il limite minimo dell’ Esercito, e ne risulterebbe che mentre ora l’Armata è troppo esigua al suo compito, l’organico dell’ Esercito sarebbe alquanto in eccesso alle esigenze della difesa. Dieci corpi d’esercito, bene costituiti, ed una flotta equivalente alla metà di quella francese, se convenientemente preparata, sono il minimo necessario e sufficiente a risolvere, con speranza di successo, il nostro problema difensivo. Benché queste forze possono essere giudicate troppo esigue al loro compito, sia contro la Francia, che contro 1’ Austria, pure, tenendo conto di tutte le condizioni che concorrono ad avvalorare la difesa, noi le giudichiamo sufficienti allo stretto compito difensivo, sempre che le forze siano organicamente e qualitativamente corrispondenti alle esigenze di una situazione militare difficile. Concretato per tale modo il problema rimane a vedere se la spesa necessaria per mantenere 1’ esercito e 1’ armata in condizioni di adeguata efficienza possa rimanere nel limite massimo di 450 milioni consentito, o consentibile, dalla capacità contributiva della nazione. Abbiamo già affermato che per mettere la flotta in condizioni di adeguata efficienza occorre elevarne la potenza fino al limite minimo, con un assegno straordinario di trecento milioni, ed assegnare alla marina un bilancio non inferiore ai centocinquanta milioni. All’ assegno straordinario si dovrà provvedere con crediti eccezionali, ma al bilancio ordinario bisognerà provvedere coi mezzi ordinari, onde rimarrebbero disponibili circa trecento milioni per il bilancio della Guerra. Considerando che circa cinquanta milioni debbono as-