I PRIMI VOLI DELL’AQUILOTTO turbare l’atmosfera di serenità che circonda oggi il Regno degli Albanesi da ogni parte, ma perché è doveroso riconoscere che Ahmet Zogu, in tempi cosi procellosi, seppe mantenersi alla testa dei pa-triotti e fu l’unico Capo importante — purtroppo 1’unico — che seppe inalzarsi al disopra e al difuori delle ambizioncelle personali, e fu sempre pronto a qualsiasi sacrifizio per gl’interessi supremi della Nazione. Mentre una cospirazione formidabile di piccole e grandi Potenze stringeva in un cerchio di ferro e di fuoco la Nazione, molti capi albanesi si contendevano la supremazia o consigliavano il quieto vivere. Ma Zogu, fedele credente nei destini della Patria, si batteva da leone e lo si vedeva su tutti i fronti, sempre in prima fila, esempio a tutti. Non è il caso qui di seguirlo nella sua infaticabile opera di Condottiero militare e politico, perché l’argomento meriterebbe ben altra esposizione, ma è il caso di fissare in queste note biografiche che Egli non si fece sedurre da Governi stranieri e non da influenze di parenti ambiziosi, ma s’inspirò unicamente a quanto poteva assicurare l’avvenire della Patria. E fu signorilmente leale col Principe di Wied, elevato dalle grandi Potenze al trono d’Albania. Ma il Sovrano d’allora d’Albania — per quanto 39