MINISTRO DEGLI INTERNI Di fronte alla grande superiorità di numero e di armamento, i nostri dovettero ritirarsi. Cosicché i Serbi, eseguendo le istruzioni ricevute, si avviarono su tre colonne verso lambito mare ed occuparono persino Alessio, mentre si avvicinarono anche a Tirana. Allora il Ministro degl’interni affidò ai colleghi del Governo la redazione di una protesta da inviare alle Potenze alleate e, radunata in fretta ed in furia una forza di militi del popolo, si avventò leoninamente contro gl’invasori, si batté con essi giorno e notte, col coraggio del patriot-ta esasperato, vinse sul numero e sul migliore armamento e costrinse il nemico a ritirarsi oltre le frontiere stabilite dagli ambasciatori il 1913. In quest’occasione il Governo di Roma applicò rigorosamente e lealmente il protocollo firmato il 2 agosto precedente, perché con una nota del 16 settembre 1920 fece presente di non poter tollerare qualsiasi attentato all’integrità del territorio dello Stato albanese. A tale nota si associò anche il Governo di Londra. Intanto, come risulta dagli atti della Società delle Nazioni, erano state distrutte 6603 case, oltre cento negozi erano stati devastati, oltre duemila persone uccise. Tra queste, circa 300 erano state bruciate vive. Al 17 dicembre 1920, in seguito ai passi del 67