PRESIDENTE DEI MINISTRI stro della Guerra (già, allora avevamo anche un... Ministero della Guerra!) si dimise ed alcuni dei Ministri, piccoli uomini che il Presidente aveva elevato alle alte cariche, in seno al Consiglio Ministeriale, si rendevano portavoce dei pazzi e degli illusi della Sacra Unione! Il genio di A. Zogu si sentiva irretito dal gran numero di pigmei o di allarmisti. Per ogni iniziativa era una lotta; in ogni passo un pericolo. A ogni movimento, non mancava chi lo tirasse indietro e lo spingesse di fianco. La marcia in avanti era interdetta. Zogu voleva evitare conflitti che, nell’atmosfera troppo carica di elettricità, potessero avere conseguenze dannose per le grandi masse, cioè per il Paese, che poteva essere trascinato a disastrose conseguenze. E seppe essere conciliante, longanime, dimostrando quello spirito di tolleranza e di pazienza eh’è l’arma di coloro che sono veramente forti. E arrivò al punto da accettare — per carità patria e per evitare scosse, mentre, in un ambiente assai elettrizzato, si procedeva alle elezioni generali —, che il Ministero degl’interni fosse tenuto alternatamente dal Ministro dei Lavori Pubblici e dal collega dell’istruzione. Ma Egli sapeva bene ciò che faceva! Un giorno, mentre mi trovavo nel suo gabinetto di lavoro a discorrere amichevolmente — 79