IL RE DEGLI ALBANESI i° Onorare la Patria ed i patriotti su tutto e su tutti. 2° Libertà di stampa e di discussione; esame coscienzioso di ogni osservazione fatta per il bene pubblico. 3° Politica realistica in ogni campo per lo sviluppo razionale e graduale del Paese, spingendolo verso la civiltà occidentale. 4° Amicizia con tutti gli Stati, ma basata unicamente sul rispetto reciproco. 5° Avviamento all’indipendenza economica. 6° Organizzazione moderna dello Stato con la collaborazione di tecnici stranieri. Chiudeva il suo discorso accentuando la necessità che tutti gli sforzi del Governo fossero sorretti principalmente dalla tranquillità pubblica e dalla collaborazione leale di quanti avevano seriamente a cuore le sorti del Paese. Parole al vento per i demagoghi e per gl’illusi della Sacra Unione\ S’intensificò la lotta sorda e disgregatrice portando il microbo della politica nella gendarmeria e fra le fila dei soldati, predicando teorie insensate che più tardi dovevano avere conseguenze sanguinose. Gl’intrighi dei pigmei, irritati dall’enorme dislivello di statura che li differenziava dal giovane Primo Ministro, portarono la discordia persino nel grembo del Gabinetto. E cosi, il Mini- 78