IL RE DEGLI ALBANESI vembre 1912, aveva issato la bandiera nazionale, proclamato la libertà e l’indipendenza, costituito da un Governo Provvisorio e fatto appello a capi e notabili di tutta l’Albania perché aderissero alla sua iniziativa. A tale invito, Zogu si trovò in grande imbarazzo, perché, mentre doveva dirigere la lotta contro l’imminente invasione serba, non poteva e non voleva essere assente a un’adunata indetta in nome della Patria, né era facile arrivare a Valona senza imbattersi nei resti dell’armata ottomana che bivaccava sulla difensiva nella provincia di Berat. Ma Egli, sempre risoluto e calmo, distribuì ancor meglio le forze preposte alla difesa dei valichi di frontiera del Mati, diede istruzioni dettagliate per coordinare anche eventuali contrattacchi, e con un nucleo sceltissimo di fedeli si avviò verso Valona, riposando di giorno e marciando di notte. In pochi giorni, superando incredibili difficoltà dovute al rigore della stagione ed all’abbandono delle poche e cattive strade — alcune delle quali, per evitare scontri con le truppe ottomane, non si potevano seguire — attraverso fiumi in piena, acquitrini e pantani, Egli arrivò nella capitale provvisoria d’Albania. L’apparizione del giovane fiero e gentile, sol- 36