IL RE DEGLI ALBANESI Si tratta di una grande ingiustizia, nata dalla incomprensione o dall’astio partigiano. Vi sono molti fatti, tutti documentabili, i quali provano che Zogu I è stato sempre longanime, generoso, forse anche eccessivamente propenso all’oblio quando il torto fatto alla sua persona non portava danno allo Stato, oppure il danno era stato riparato o poteva ripararsi. Molti sanno assai bene che le misure drastiche Lo hanno sempre addolorato e possono ricordare che ha parlato sempre con accento commosso degli sventurati che, schieratisi contro interessi vitali della Nazione, sono stati colpiti inesorabilmente dal suo Governo. Egli si commuove in una maniera speciale, tutta sua : abbassa gli occhi, diventa pensieroso e gli si spiana l’ampia fronte. Una sola volta Gli vidi occhi lucidi e velati di lacrime: quando gli arrivò la triste novella che il maggiore Prenk Jaku, il merditese di un valore eroico, a Lui legato da fraterna devozione, era morto in seguito a un incidente di pésca, essendogli scoppiata una bomba nella mano. E ritengo di non errare se affermo che pianse con disperato dolore, come piangiamo tutti, quando venne a mancargli la Grande Madre. E si chiuse allora nel suo gabinetto di lavoro, perché presso il nostro popolo e specie tra i monta- 150