IL RE DEGLI ALBANESI ad un certo punto la grande personalità, senza dubbio affascinante, del giovane avversario, dal coraggioso, sincero e geniale eloquio. Ma se si rinunziava a sopprimere con uno dei tanti mezzi politici o di guerra il giovane e pericoloso idealista, non si rinunziava al tentativo di assorbirlo o di eliminarlo almeno in maniera da neutralizzarne le ardenti aspirazioni. E fu perciò che si cominciò con intimidazioni d’indole concreta e tali da far meditare, imponendo lo scioglimento dei gruppi che formavano gli anelli della catena zogista e sopra tutto colpendo gli ufficiali. Ma per tre ufficiali fedeli a Zogu, che furono fucilati sotto il pretesto che cospirassero contro il Corpo operante austriaco, il popolo di Mati, automaticamente e senza entrare in recriminazioni, applicò largamente la legge del taglione contro ufficiali e soldati austriaci. Poiché fu constatato che anche questo sistema era pericoloso, si ricorse a quelle misure assillanti e vessatorie di polizia che in certi ambienti viennesi aveva grandi dottori : perseguitarono i notabili e i gregarii, disarmandoli, internandoli o relegandoli nelle loro case col divieto di muoversi. Ma queste misure precauzionali, per quanto efficaci, non erano tali, nell’ambiente vibrante 50