IL RE DEGLI ALBANESI Epiche canzoni popolari, tramandate di generazione in generazione, ricordano che Egli — Zo-gu il Grande — discendeva da una famiglia arrivata da Scutari d’Albania a Mati e che un giorno s’imbattè nella disperata costernazione di quelle popolazioni: il Governatore di Mati, Gazi bej, orientalmente donnaiuolo e sensuale, aveva ordinato che le ragazze delle migliori famiglie si presentassero ad un ballo... vestite di nulla. Si comprendeva che cosa significasse: l’umiliazione di usi e costumi secolari, immutabili tutori di una severissima concezione della innocenza delle fanciulle, e rischio gravissimo per quelle che fossero piaciute al satrapo. Ma Zogu —- l’aquilotto — tagliò gli artigli allo sparviero. Consigliò ed effettuò la ribellione, qualcosa come i Vespri Siciliani di tre secoli prima. E, da allora, la Famiglia dell’attuale Sovrano governò con poteri assoluti la regione del Mati, estese un’efficace influenza su le regioni finitime ed ebbe risonanza in tutta l’Albania. Dalle terre del Mati la Sublime Porta restò signora soltanto nominale, coll’unico diritto di essere aiutata in caso di guerra necessaria all’integrità dell’impero. E in ciò v’era coincidenza di interessi. La fanciullezza del futuro Re — checché abbiano potuto dire o scrivere alcuni suoi biografi 24