Come l’Inghilterra, per oltre due secoli, aveva costantemente considerato l’occupazione dei Paesi Bassi da parte di un potente Stato navale e militare come una minaccia alla sua sicurezza, così l’occupazione della Corea da parte della Russia costituiva per il Giappone un pericolo altrettanto grave. Come Anversa poteva rappresentare una pistola puntata al cuore dell Inghilterra, così i porti al sud della Corea, separati da un ristretto canale dal Giappone, sarebbero stati per questo, se in mano straniera, un costante pericolo di invasione e di interruzione delle principali vie di comunicazione. Sia che il Giappone avesse voluto opporsi alla avanzata Russa con una azione militare, sia che avesse dovuto cedere e rassegnarsi alla occupazione della Corea, eragli pur sempre indispensabile una marina per affrontare la flotta Russa. La politica di espansione di un grande Stato rendeva così necessaria la costituzione in Estremo Oriente di una Marina che, anche dopo la vittoria contro i Russi e l’occupazione giapponese della Corea, era pur sempre necessaria per garantire l’ordine delle nuove provincie. Per stabilire le forze navali necessarie al Giappone occorre valutare le forze navali di cui potrebbero disporre le altre Potenze in rapporto alla rispettiva situazione geografica. La situazione del Giappone, separato da ogni altra Potenza Marittima dalle distese oceaniche più vaste del mondo, fa escludere a priori sia la possibilità di esercitare il blocco delle sue coste, che richiederebbe una grande superiorità di mezzi (I), sia anche l’invasione, avendo il paese un forte esercito. Non vi è quindi dubbio che il Giappone sarebbe perfettamente sicuro contro le due forme di attacco più efficaci contro una nazione insulare, anche nel caso che le sue forze fossero molto inferiori a quelle di un qualsiasi avversario. Nei riguardi degli incrociatori, occorre premettere che, se il numero assegnato al grosso consente delle limitazioni, la forza che deve difendere le linee di comunicazione non può essere soggetta ad alcuna restrizione dipendendo essa dal numero delle località da difendere. Anche per il Giappone la soluzione del « problema degli incrociatori » dovrebbe essere stabilita non in rapporto alla forza di cui dispongono altre Potenze ma valutando le reali dirette necessità del Paese. (I) Three Admirals Report. In questo rapporto compilato nel 1888 fu espresso il parere che, disponendo di una base prossima alla zona di blocco, la superiorità di forze dovrebbe essere nel rapporto di 4 a 3. 109 [81