tento di accrescere l’efficienza combattiva della sua flotta militare non potrà dimostrare di essere stata indotta da necessità di difesa. La difesa e l’offesa sono d'altronde così strettamente legate che è ben difficile tracciare una netta linea di demarcazione e chi volesse farlo sarebbe inevitabilmente portato a difendere la causa più vantaggiosa ai suoi propri interessi. Nei riguardi dell’efficienza militare delle navi mercantili armate, due punti essenziali sono comunque indiscutibili : l’uno è che una nave da guerra anche di limitato dislocamento (a parte le piccolissime unità usate esclusivamente per servizi costieri) ha un’indiscussa superiorità su qualsiasi nave mercantile armata, l’altro è che se l’efficienza della Marina mercantile porta realmente un vantaggio militare alle forze navali di una Nazione, come alcuni sostenitori delle sovvenzioni alla Marina mercantile affermano, sarebbe giusto che questi sussidi fossero compresi nelle somme assegnate ai bilanci militari. Possedimenti d’oltremare e basi 11 secondo elemento del Potere marittimo è costituito dai possedimenti oltremare. E’ assioma ormai confermato da lunga esperienza che nessuna forza navale possa operare senza disporre di basi navali. Per quanto grande possa essere il tonnellaggio delle navi ed elevata la loro autonomia, nessuna flotta moderna potrà condurre operazioni prolungate in acque nelle quali non disponga di basi. In analoghe condizioni erano anche le flotte di galere e di triremi della Grecia e di Cartagine e le navi a vela del XVII e XVIII secolo, ed è stato già rilevato come Cromwell per mantenere la flotta Inglese in posizione strategica all’entrata del Mediterraneo ritenne necessarii gli ancoraggi di Gibilterra, Orano, Tetuan o Buzerna e come il Parlamento si opponesse ad ogni proposta avanzata da influenti Ministri e dalla Corona per la restituzione di Gibilterra. Analoghe necessità determinarono le amichevoli relazioni fra l’Inghilterra ed il Portogallo poiché una base sul Tago era indispensabile alla flotta inglese. Attualmente la necessità di porti adatti per la riunione delle navi in convogli e per la organizzazione delle loro scorte è ancora più sentita e devesi alla riluttanza frapposta da alcune Potenze neutrali a concedere l’uso dei loro porti, se questa efficace organizzazione 39