poleone, avrebbe determinato la chiusura di tutti i porti e considerò quindi essenziale suo scopo opporsi a tale eventualità. Così l’Inghilterra, quantunque nei primordi della sua esistenza non sia stata costretta a volgersi al mare per provvedere alla vita del suo popolo, vi fu spinta al tempo dei Sassoni per la difesa delle sue coste, al tempo dei Normanni e dei Plantageneti per mantenere il contatto fra i territorii continentali e quelli insulari e, al tempo dei Tudor, per occupare i territorii dell’altra sponda ed evitare un’invasione. 11 commercio e le colonie crearono il bisogno di navi da guerra, e queste determinarono lo sviluppo del Potere marittimo, che fu causa di conflitto col popolo olandese. Finalmente, quando la trasformazione da paese agricolo e pastorizio in uno Stato industriale rese la nazione dipendente dai rifornimenti dall’estero di materie prime per le industrie e di viveri per l’approvvigionamento, il Potere marittimo assurse a elemento di importanza vitale per l’esistenza della nazione. Da quanto è stato esposto emerge come vi siano due condizioni che possono dare origine al Potere marittimo : quella che sorge dalla impossibilità di trovare sul proprio territorio i mezzi di vita per il proprio popolo e dalla necessità di difesa contro le aggressioni, e quella che nasce dal desiderio di conquista e di imperio. Qualora l’esistenza di uno Stato o la vita del suo popolo siano esposti alla distruzione, il Potere marittimo costituisce un legittimo mezzo di sicurezza e il suo carattere ed il suo sviluppo debbono essere in tal caso commisurati alle necessità vitali da salvaguardare. 11 Potere marittimo che soddisfa solamente a queste necessità ha carattere difensivo. Uno Stato che si attribuisce il « diritto » di avere un Potere marittimo dovrebbe quindi essere obbligato a dimostrare che i suoi vitali interessi richiedono tale potere e che una limitazione del suo commercio marittimo lo esporrebbe a grave crisi, o, infine, che la sua situazione geografica lo esporrebbe al rischio di una invasione, Le parole del Mahan scritte circa mezzo secolo fa fissano tale distinzione sulle origini del Potere marittimo. « Le navi che percorrono le rotte di traffico debbono avere porti sicuri di approdo, ed essere, per quanto è possibile, protette durante il viaggio. Questa protezione in tempo di guerra non può che essere data da forze combattenti. La necessità della marina da guerra sorge quindi dall’esistenza dei pacifici traffici e scompare con essi, tranne che per quelle nazioni che hanno tendenze aggressive e mantengono la marina da guerra quale mezzo della loro organizzazione militare ». 28