grandi navi, sommergibili, o portaerei, ma soltanto un limitato nucleo di piccole unità, che potranno costituire una salvaguardia qualora l’edifìcio della Pace dovesse essere minacciato. Le flotte potrebbero quindi essere costituite soltanto da poche navi aventi dislocamenti inferiori a quelli odierni e non dovrebbero comprendere nessuno dei nuovi e dispendiosi mezzi di guerra che non hanno dato alle nazioni nessuna maggiore sicurezza. Le difficoltà per realizzare questa azione collettiva non sono di carattere militare; esse dipendono da varie cause come la riluttanza delle nazioni ad intervenire in un conflitto in cui i loro interessi non siano direttamente in giuoco, dall’eventualità che una nazione possa mancare nel momento opportuno ai propri impegni, ed in parte dai danni che una riduzione nel commercio determina anche nelle nazioni che esercitano la pressione economica. Sotto l’aspetto militare sorge il dubbio, che abbiamo già avuto occasione di accennare, che la pressione prodotta dall’azione economica sia troppo lenta per risultare efficace; la lunga resistenza opposta dalle Potenze Centrali (i) offre infatti un esempio che non dovrebbe essere dimenticato, benché tale resistenza sia stata prolungata, dalla grande quantità di rifornimenti iche esse poterono accumulare prima che la pressione economica avesse raggiunto il suo pieno sviluppo e prima che l’Italia e poi gli Stati Uniti intervenissero nel conflitto, dai rifornimenti provenienti da varie Potenze fra le quali la Svezia e dalle requisizioni operate nei territori invasi, quali il Belgio, la Polonia, La Rumenia e l’Ucraina. Non è tuttavia possibile paragonare la resistenza di una nazione che si trovi in guerra e che abbia ancora la speranza di raggiungere la vittoria con quella di una Nazione che debba decidere se esporsi o meno ai rischi di un blocco prolungato. Non va inoltre trascurato l’effetto deprimente che sarebbe determinato dalla caotica situazione che verrebbe dalla dichiarazione di blocco e dalla disoccupazione provocata dalla chiusura degli affari con l’estero e dalla interruzione di ogni traffico della flotta mercantile. Nè la pressione delle Potenze (1) a Sebbene la Germania fosse in condizioni di inferiorità per mancanza di nitrati, cotone, gomma, rame, manganese, mercurio, cromo, nichel, stagno, petrolio e zolfo e sebbene impegnata su due fronti terrestri e completamente sog-tgetta al potere marittimo inglese, resistè a quasi tutto il mondo per 4 anni ». Boycotts and Peace, pag. 189. 149