CAPITOLO IV. LA EVOLUZIONE DEL POTERE MARITTIMO L’obiettivo del Potere marittimo non cambia nel tempo, ma dopo l’avvento della corazzata, i mezzi coi quali esso può essere esercitato hanno subito una grande evoluzione. La nave da battaglia Dopo la guerra franco-russa (1854-55) nella quale a Kinbum furono impiegate le prime batterie natanti, le autorità navali, sia in Inghilterra che in Francia, si adoperarono a studiare il problema della corazzata, che dopo gli insegnamenti della guerra civile americana del 1861-65 ebbe concreto sviluppo. Nel periodo che va dal 1865 al 1881 i bilanci navali di quelle due Potenze si mantennero rispettivamente sui 9 e sui 7 milioni di sterline ed in Inghilterra nel 1887 il bilancio navale ebbe, quale conseguenza della crisi nelle relazioni diplomatiche con la Russia, un ulteriore incremento (1). Nello stesso periodo, gli ambienti navali in Francia, preoccupati profondamente per l’efficacia assunta dal siluro, provocarono nuove costruzioni. La Commissione del Bilancio nel 1886 aveva osservato: « Dopo la competizione fra il cannone e la corazza avremo quella fra la silurante e la corazzata ». Benché fosse esagerato supporre che le (1) Nel 1887 Lst. 10.976.253 e nel 1881 Lst. 10.945.919: dal Brassey Navaì Annuaì, 1886,, pag. 419 e seg.