ansie provate nei tempi passati, come giustamente aveva previsto il Burke, furono nuovamente sentite nella City, fu richiesto il non intervento e fu proposto che le navi raggiungessero i porti neutrali per evitare i rischi delle catture. Nemmeno in questo conflitto, nonostante la superiorità britannica, i governanti inglesi ritennero di poter tenere in poco conto la Germania, poiché ben conoscevano la vulnerabilità dell’Inghilterra. La lettera amichevole dell’Ammiraglio Jurien de la Gravière ammetteva che la sicurezza britannica potesse essere ottenuta soltanto a mezzo dell’insicurezza francese. Tale supposizione avrebbe potuto essere esatta soltanto se le due nazioni fossero state in analoghe condizioni nei riguardi dell’importanza dei loro traffici marittimi, mentre in realtà con la perdita della libertà sul mare l’una avrebbe subito dei gravi danni, l’altra sarebbe stata costretta ad una resa incondizionata. Il desiderio quasi universale di possedere un Potere Marittimo ed il conseguente aumento nelle marine da guerra, è in gran parte conseguenza dell’influenza che quel potere può esercitare, ma non sempre sono state giustamente valutate le condizioni nelle quali tale influenza potè realmente realizzarsi. La loro piena conoscenza potrebbe indurre a superare le molteplici difficoltà che si oppongono ad un accordo per la riduzione degli armamenti. La influenza del Potere Marittimo dipende dalla pressione ecpnomica che a mezzo di esso può effettuarsi e che può divenire risolutiva soltanto se la Potenza Marittima interessata è alleata con una Potenza Continentale e se le frontiere terrestri dell’avversario sono totalmente o parzialmente chiuse oppure se il mantenimento di grandi eserciti non possa essere effettuato senza i larghi proventi di un attivo commercio marittimo. Queste particolari circostanze si potrebbero verificare, qualora il mondo dovesse combattere una dittatura e questa volesse creare una egemonia in una qualsiasi parte dell’universo. Tornando ad esaminare la situazione determinatasi èn Europa al tempo di Napoleone III, ricorderemo che fu considerata la possibilità di stabilire una proporzionalità di forze fra la marina inglese e quella francese. Il Segretario dell’Ammiragliato, Lord Clarence Paget, propose di limitare la marina francese e quella inglese, in modo da assicurare la superiorità britannica già ammessa da Napoleone III ed accettata dall’Ammiraglio Jurien de la Gravière. 112