unità sprotette da 2.800 e 3.400 tonn. Ciò portò alla costruzione di incrociatori inglesi da 7.000 tonn. e, in seguito, di unità francesi da 8.000 tonn. non corazzate (1) e da 11.000 tonn. corazzate (2). Dislocamenti che, sotto l’influenza della competizione, superavano di tre volte quelli che il Comitato del bilancio francese aveva indicato nel 1888 come limite massimo per conseguire i requisiti di velocità ed autonomia per l’impiego oceanico, La competizione degli armamenti navali aveva determinato la grandezza delle unità - Che cosa determinò la grandezza delle marine da guerra? ed in particolare quale riflesso ebbe nella politica navale inglese l’aumento quantitativo delle forze navali delle varie Potenze? La Francia negli anni della « gara degli armamenti » preoccupata dei problemi relativi alla propria sicurezza pur senza mirare ad espansioni territoriali, dovette necessariamente provvedere ai mezzi per rendere impossibile il blocco delle sue coste e per assicurare le comunicazioni con le sue vaste colonie. Per quanto in caso di guerra con l’Inghilterra fosse da escludere la possibilità di mantenere qualsiasi traffico, non poteva essere trascurata la difesa del suo commercio (3) contro eventuali altri avversari. Per conseguenza essa accrebbe il numero delle flottiglie lasciando quasi inalterato quello delle navi da battaglia e degli incrociatori oceanici. Le gesta dei sommergibili tedeschi avevano infatti dimostrato l’efficacia di questa nuova arma e quali mezzi fossero necessari alla protezione delle vie marittime di vitale importanza per le Potenze dell’Intesa. Furono pertanto costituite flottiglie di sommergibili ed una forza di naviglio silurante di dislocamento superiore a quello che i firmatari della Conferenza di Washington avevano considerato quale limite massimo ammissibile. L’incremento nella potenza qualitativa e quantitativa delle flottiglie siluranti dotate di notevoli qualità tattiche e strategiche permise di costituire nuclei di forze aventi larghe possibilità di impiego. Occorre ora chiedersi se queste flottiglie fossero realmente necessarie alla sicurezza della Francia e ad impedire l’invasione del suo territorio e l’interruzione delle sue comunicazioni marittime o per (1) Chateau Renault 8018 tonn. (2) Jeanne cTAre 11.270 tonn. (3) Nel 1883 le importazioni per via terrestre erano del 34 %, per via marittima del 65 % e le esportazioni rispettivamente del 31 % e del 68 °L. Navafc' Annuaì, 1887. 114