sulla quale è possibile edificare, è la sicurezza contro le due forme di danni a cui una nazione può trovarsi esposta sul mare. Essa deve comprendere la possibilità di trasportare degli eserciti sul mare per salvaguardare il paese contro un’invasione e di difendere il commercio nelle zone nelle quali tali difesa è possibile. Dove non esiste questa possibilità, ossia dove le navi mercantili non possono essere riunite in convogli, la difesa è inattuabile e nè la grandezza nè il numero delle navi (a meno che non si pensi a cifre astronomiche) potrebbero offrire una sufficiente sicurezza. La politica che determinò l'aumento della flotta tedesca era evidente; si voleva rendere la Germania sicura rendendo insicuri gli altri. Essa stimolava l’accrescimento delle forze e determinava alleanze, aprendo cosi la strada alla guerra. Quella politica fu responsabile del portentoso accrescimento nella grandezza delle marine, nella grandezza delle navi, nello sviluppo dei nuovi mezzi e nelle spese nazionali. Le domande: « che cosa determina la grandezza di una marina? » — « che cosa determina la grandezza di una nave? » — benché possano apparire accademiche sono essenzialmente pratiche; sarebbe invero illogico procedere a una qualunque impresa senza aver chiaramente definito lo scopo che si vuol raggiungere. Una volta definito l’obiettivo, i mezzi per conseguirlo potranno essere facilmente stabiliti. 193