quali essa poteva esercitare il blocco e applicare le leggi sul contrabbando. I Ministri inglesi e gran parte del pubblico avversarono la proposta. « Non si può disconoscere », dice l’Oppenheim, « che la agitazione manifestata fin dalla metà del XVIII secolo per l’abolizione del diritto di cattura delle navi mercantili del nemico avrebbe potuto essere approvata nella seconda metà del XIX secolo, senza la decisa opposizione dell'Inghilterra ». Ma, come giustamente lo stesso scrittore aggiunge, l'ostacolo non venne soltanto da parte inglese. « Dopo l'accrescimento delle marine delle Potenze continentali, queste impararono ad apprezzare il valore delle facoltà concesse dal Diritto marittimo e l'opposizione alla cattura diminuì ». Alla seconda Conferenza dell’Aja la Francia, la Russia, ili Giappone e la Spagna ed altre Potenze minori votarono contro l’abolizione del diritto di cattura e benché gli Stati Uniti ne avessero in passato sostenuto strenuamente l’abolizione, anch’essi aderirono alla proposta : sarebbe ingiusto pensare che le loro vedute non avessero potuto mutare dal tempo in cui non possedevano una marina da guerra. L’Ammiraglio W. L. Rodgers della Marina degli Stati Uniti ha scritto : « La funzione della nostra marina è quella di impedire al nemico l’uso del mare, sia per il traffico militare sia per quello civile e di assicurare i rifornimenti per i nostri eserciti e per il pubblico in generale. La guerra al commercio è stata sempre l’obiettivo delle forze navali, e lo sarà sempre » (1). L’Amrn. Mahan, anche prima che il suo paese divenisse una grande Potenza Marittima, espresse opinione contraria all’abolizione, sia per ragioni strategiche sia per ragioni umanitarie. Non ha quindi alcun fondamento l’affermazione che se l’Inghilterra fosse stata favorevole aU’abolizione, questa sarebbe stata accettata da tutte le grandi Potenze. La guerra russo-giapponese portò nuovamente in campo la questione della cattura. I commercianti inglesi lamentavano le restrizioni imposte ai loro traffici e la imprecisione delle norme di Diritto marittimo. La seconda conferenza dell’Aja (1907) propose la formazione di una Corte intemazionale delle Prede e per dare a questa il modo di agire fu riunita nel 1909 a Londra un’altra Conferenza (1) American year book, 1930, pag. 286. 59