l’espressione « Forza combattente » con giusta intenzione, in luogo eli flotta di navi da guerra, per le ragioni che appariranno in seguito. La forza combattente è il mezzo di aziione del Potere marittimo, mentre la flotta mercantile ed i possedimenti oltremare sono i mezzi che consentono alle forze combattenti di agire, dando loro autonomia e mobilità. Si è paragonato precedentemente il Potere marittimo ad un tripode le cui tre basi sono tutte indispensabili alla sua stabilità. Altra analogia può farsi con un pugilista, il quale deve possedere la capacità di incassare dei colpi, una grande sveltezza per assumere posizioni favorevoli e potenza di colpo per sopraffare la resistenza dell’avversario. La marina mercantile capace di sostenere delle perdite corrisponde alle riserve di energia del pugilista; i possedimenti oltremare e le basi daranno alla forza combattente la necessaria mobilità, il che corrisponde alla destrezza del lottatore e la forza sufficiente a sopraffare e dominare la flotta nemica trova riscontro nella robustezza muscolare. Si dovrebbe aggiungere che è anche condizione essenziale un cervello, organo il cui allenamento è raramente considerato. iQual’è il compito della forza combattente? La sua funzione specifica, già varie volte indicata, è di esercitare il dominio delle comunicazioni marittime, dominio che può essere pienamente raggiunto soltanto se verrà sopraffatta la resistenza della forza avversaria. Questo obiettivo implica l’impiego di mezzi per combattere le forze nemiche e per inibire l’uso del mare alle unità mercantili. I mezzi usati allo scopo, per quanto possano differire nel modo con cui sono azionati, nella loro forma e grandezza e nelle armi di cui sono fomiti, formano tutti parte integrante della marina da guerra. Questa verità fondamentale è stata perduta di vista da alcune nazioni le quali ritengono che un veicolo che trasporti delle artiglierie i cui proiettili sono mossi dalla forza di gravità, anziché da un propellente chimico, e che corra al disopra della superficie del mare, anziché sul mare, debba appartenere ad una organizzazione diversa da quella a cui appartengono altri veicoli che muovono sulla superficie. La stessa erronea idea si ebbe in Francia nel 1917, allorché in conseguenza delle delusioni prodotte dalla guerra contro i sommergibili, la Camera dei Deputati stabili una speciale organizzazione per 42