se gli uomini di Stato, dal loro illuminato punto di vista, avessero ritenuto tale adempimento vantaggioso al loro paese. Il Marchese di San Giuliano, giustificando la mancata collaborazione dell’Italia verso le Potenze Centrali affermò, con indubbia veridicità, che occorreva « convincere il buon senso del popolo che i vantaggi avrebbero compensato i danni ed i sacrifici a cui esso sarebbe stato esposto ». Così pure mentre la Convenzione del Canale di Suez stabiliva la neutralità del canale, allorché essa venne violata da due delle Potenze firmatarie, Salamdra si rifiutò di difenderla (1). La decisione di questioni consimili spetta evidentemente ad uomini di governo, ma se questi dovessero decidere una azione collettiva occorrerebbe a priori stabilire quale forma pratica ed efficace essa dovrebbe assumere per obbligare un potente Stato a cedere alle decisioni della Lega. Le operazioni contro uno Stato trasgressore possono consistere in : — una azione sul territorio del trasgressore per obbligarlo alla resa, usando tutte le pressioni che la forza armata può impiegare; — oppure nell’isolamento dello Stato trasgressore, ottenuto con la chiusura del transito attraverso le sue frontiere terrestri e marittime. Questo « blocco » nella sua forma più rigorosa fu quello auspicato da Napoleone contro l’Inghilterra con i decreti di Berlino e di Milano. L’azione delle forze armate sarebbe esercitata dai posti di dogana e da ufficiali doganali. La guerra, poiché anche questa sarebbe una guerra, verrebbe condotta in tal caso a mezzo delle Stazioni Doganali e degli Uffici Postali, che impedirebbero il passaggio delle merci e della corrispondenza diretta alla nazione bloccata. Nessuna nave mercantile potrebbe trasportare merci o toccare porti del trasgressore e nessuna nave di questa Potenza potrebbe entrare nei porti delle nazioni consorziate. La nazione boicottata potrebbe reagire invadendo i territorii degli Stati vicini ed attaccando con delle navi il traffico di chi non volesse commerciare con i suoi porti. Ciò potrebbe determinare atti di rappresaglia, ma intanto l'assedio continuerebbe, come continuarono gli assedi delle fortezze, nonostante le sortite dei difensori. (1) Altri esempi potranno trovarsi nel volume « Imperiai Defence and Capture-at sea » dell’Autore. 146