reciproco accordo fra le nazioni che la forza relativa delle loro marine sia fissata dal naturale corso degli eventi? Nessuno può certamente ritenere che ciò sia un facile compito; ma non dovrebbe purtuttavia essere impossibile affrontare il problema sulla scorta dei principili che già nel passato ebbero una pratica applicazione. Occorrerà anzitutto ricercare se vi è una nazione il cui Potere marittimo possa essere preso come punto di paragone. A me sembra che la Germania sia la nazione indicata, e purché si provveda alla sua sicurezza sul Baltico contro la Russia e la Polonia la sua flotta, nei limiti stabiliti dal Trattato di Versailles, potrebbe servire come punto di partenza per ricercare se è possibile addivenire ad un accordo generale. Si potrebbe in tal caso raggiungere una stabilità, come infatti fu ottenuta nel passato attraverso un processo di competizioni, ma è da prevedere che l’aumento della forza del più debole determinerà inevitabilmente un aumento nella Marina del più forte, che non vorrà alterare il rapporto delle forze. Attraverso forti oneri e difficoltà di ordine internazionale una stabilità potrà tuttavia essere raggiunta ma potrà anche darsi che questa stabilità lasci insicura, a causa della impossibilità di mantenere le sue forze navali nella misura che solo potrebbe salvaguardarla, proprio la nazione che più delle altre dipende dal maire. 11 Trattato di Versailles assegna alla Germania una forza di 8 navi corazzate che dovrebbero chiamarsi più propriamente incrociatori corazzati, essendo troppo deboli « per prendere posto in formazione » contro le grandi navi da battaglia assegnate alle altre Potenze. Il loro numero non ebbe alcun riferimento strategico e fu stabilito per dare a quella Potenza una squadra di due divisioni ognuna su 4 unità, ossia un rappruppamento di forze quale era normalmente usato sia in Inghilterra che in Germania. Prendendo per base la forza di 8 unità assegnate alla Germania potremo calcolare le necessità delle altre Potenze con il criterio della « parità nella loro sicurezza » la quale è la sola giusta parità, per quanto la frase abbia malauguratamente acquistato un significato aritmetico. La nazione che dobbiamo considerare per prima è quella più esposta ai pericoli del Potere marittimo tedesco, cioè indubbiamente la Francia. Abbiamo visto che la Francia alla Conferenza di Washington espresse il suo punto di vista, affermando di dover disporre di una 157 Oli