ebbe, nell'ultima guerra, dannose dilazioni. Nè le operazioni militari nei Dardanelli e nei Balcani sarebbero state effettuate senza porti adatti alla flotta ed al suo naviglio silurante. Si può quindi affermare che il Potere marittimo di una nazione si estenda dai suoi porti alle località ove le navi, nei limiti consentiti dalla loro autonomia, possono condurre operazioni di guerra. Alla deficienza di basi nazionali potranno anche supplire porti di Stati alleati, qualora le navi abbiano autonomia sufficiente a raggiungerli. Dobbiamo qui ricordare quale grande contributo alla sicurezza del traffico marittimo degli Alleati fu offerto in ogni parte del mondo dal quasi onnipresente Impero Britannico. Per rendersi conto del contributo dato dai possedimenti oltremare, elemento essenziale del Potere marittimo, basterà immaginare che tutti i porti dell’Australia, della Nuova Zelanda, quelli del Capo, di Halifax, di Dakar o della Sierra Leone avessero appartenuto a Stati neutrali e che questi avessero osservato strettamente i loro obblighi di neutralità. Bi-smarck, con chiara percezione dell'importanza dei possedimenti oltremare disse all’ Ambasciatore di Danimarca (1885) che la Prussia senza le colonie non avrebbe mai potuto essere una grande Potenza Marittima (I), ed in altra occasione rifiutò di impegnarsi a non annettere le colonie francesi se l’Inghilterra fosse rimasta neutrale. Questa politica era indice dell’intenzione del Cancelliere di conquistare dei territorii oltremare - terzo elemento del Potere marittimo. (2). Questo elemento del Potere marittimo non ha soltanto un valore strategico ma ha anche una influenza sul costo delle marine da guerra. Gli Stati Uniti si opposero ad una riduzione del tonnellaggio degli incrociatori, osservando : 1) che incrociatori di un tonnellaggio inferiore alle 10.000 tonn. sarebbero insufficienti contro navi mercantili armate e consentirebbero quindi alle nazioni aventi una grande marina mercantile di possedere una prevalenza di forze. 2) che le nazioni prive di vasti possedimenti oltremare hanno maggiore necessità delle altre di navi di un elevato dislocamento ed autonomia per superare le grandi distese oceaniche fra i propri porti nazionali e le zone nelle quali l’azione navale deve potersi svolgere. (1) Lord MorlEY: Life of Gladstone, voi. II, pag. 320. (2) Telegramma di Sir E. Goschen, luglio 1914. 40