Ogni nazione pur mantenendo una forza sufficiente ed adatta alle proprie necessità di difesa, si dovrebbe impegnare, senza alcuna riserva, a mettere questa forza a disposizione della causa comune, per la difesa di una qualsiasi nazione che fosse vittima di una aggressione. Questa organizzazione avrebbe per base un sistema di alleanze i cui membri dovrebbero impegnarsi ad utilizzare tutte le loro risorse contro l’aggressore, dietro assicurazione di reciprocità di assistenza in caso di bisogno. La principale difficoltà che si oppone alla realizzazione delle due forme di azione collettiva ora dette è dovuta alla mentalità degli uomini che Montesquieu diceva sono portati a desiderare sempre tutti i vantaggi che può offrire la società, senza voler sopportare alcun danno: ognuno desidera la sicurezza, ma nessuno è disposto ad incorrere nei rischi che quella porta con sè. Sembra debba riprodursi l’esempio della Lega Anfizionica, i membri della quale avevano una giurisdizione assoluta sulle città che ne facevano parte, potevano decidere delle loro contese e punire i colpevoli, ma i verdetti quando urtavano gli interessi di un potente Stato, non venivano sempre eseguiti. La Lega Anfizionica dimostrò la impossibilità di divenire il Tribunale della Grecia. Non tutti gli Stati Greci vi erano rappresentati; nè gli Etei, nè gli Achei, nè gli Acarniani avevano il loro voto nell’Assemblea... gli ordini degli Anfizioni venivano eseguiti soltanto quando i popoli vi trovavano il loro tornaconto, ma quando fu necessario difendere la Grecia contro i Persiani la Lega non ebbe alcuna autorità e più della metà dei suoi membri seguirono Serse (1). Anche oggi abbiamo i nostri Etei, Achei e Acarniani e vediamo le decisioni della nostra Lega non avere alcuna influenza sulle nazioni potenti, e prevalere una certa riluttanza allo impiego della forza contro di esse. Se l’azione collettiva dovrà avere influenza per evitare la guerra e se dovrà rappresentare una protezione che ispiri fiducia, essa dovrebbe dare garanzie di poter svolgere in ogni caso la sua azione. La storia delle garanzie date dai Trattati e dalle Alleanze ci offre al riguardo un triste esempio. Lord Lansdowne, durante la discussione sorta dopo l’alleanza Anglo-Giapponese, osservò che l’adempimento degli obblighi sarebbe stato necessario soltanto (!) Daremberg e Saglio. 145