Neanche le più grandi nazioni (potrebbero sopportare a lun-.,0 un completo isolamento. La Russia, nonostante che il commercio non avesse ancora una grande importanza, fu seriamente danneggiata nelle sue esportazioni dal Sistema Continentale imposto da Napoleone ed anche nell’ultima guerra essa soffrì dell’isolamento sino dal Dicembre 1914. Dai calcoli fatti dal « Comitato per le Sanzioni economiche del XX secolo » ( 1 ) risulta quanto sia esteso il commercio estero nella vita economica delle varie nazioni. Prendendo gli Stati Uniti come paragone, « l’indice degli scambi », ossia la percentuale del commercio estero delle grandi nazioni è il seguente : Stati Uniti 1,0 - Giappone 1,8 - Italia 2,4 - Germania 2,6 -Francia 3, 7 - Inghilterra 5,1, questuitima cifra non comprende il traffico commerciale con i Dominii e le Colonie, che ammonta a circa un terzo di tutto il commercio estero dell’Inghilterra. Queste cifre dimostrano come nonostante vi sia una considerevole diversità nella entità dei danni che l’isolamento potrebbe causare alle diverse Potenze, neanche le meno dipendenti dal commercio estero (2), come gli Stati Uniti, potrebbero sopportare a lungo gli effetti economici di un boicottaggio mondiale. Quale parte sarebbe assegnata al Potere marittimo per l’esecuzione del boicottaggio economico ? ( 3 ) Si ritiene generalmente che il controllo delle frontiere marittime dello Stato boicottato verrebbe assegnato alla Marina Inglese, e che l’azione che essa dovrebbe svolgere consisterebbe nel condurre un blocco del genere di quelli a noi ben noti; navi o squadre dovrebbero stazionare nelle vicinanze dei porti commerciali della nazione colpevole, le cui forze navali sarebbero sorvegliate da forze internazionali dislocate in posizioni adatte. Questa esposizione dà una inesatta rappresentazione del modo in cui dovrebbe essere svolta l’azione collettiva giacché tale azione dovrebbe consistere principalmente in un generale embargo, che oltre alle sanzioni ammesse dal blocco, ossia alla visita, all’inchiesta (1) Boycotts and Peace. Editore Evans Clark, 1932. (2) E’ generalmente ritenuto che soltanto il 10 % del commercio interno ed esterno degli Stati Uniti sia di provenienza estera, mentre che per l’Inghilterra tale valore era del 62 %. Dal The World’s Economie Dilemma nel volume Boycotts and Peace, pag. 206. (3) Il boicottaggio è stato definito dal C. C. Hope sul Politicai Science Quar-terly del giugno ’33 come « La azione combinata di due o più Stati per togliere la libertà economica e politica di un altro Stato in vario modo e con la interruzione di ogni commercio coi suoi territorii ». 147