nè di quali sofferenze un popolo sia capace, sotto l’influenza di un governo rivoluzionario. Nel 1801 Fulton assicurava che il suo sommergibile avrebbe distrutto la flotta Inglese, e reso la guerra così terribile da non potere essere sostenuta da nessuna Potenza. Un secolo dopo le conseguenze economiche delle guerre apparvero tali da far ritenere impossibile un conflitto di una lunga durata; il Signor Bethman Hollweg affermava: « sarà una tempesta violenta ma di breve durata. Io conto su una guerra di tre o al massimo di quattro mesi, ed ho organizzato tutta la mia politica in base a queste previsioni ». Anche gli uomini di mare tedeschi nel 1916 ragionarono come il Vauban e persuasero i loro governanti che la « guerre de course » condotta dai sommergibili sarebbe stata un sicuro mezzo distruttivo ed avrebbe portato alla decisione del conflitto in soli sei mesi. Tutte queste aspettative furono deluse. La forza di resistenza, la capacità inventiva e le possibilità umane furono tutte male apprezzate. Gli insegnamenti del passato non dovrebbero quindi farci accettare la previsione che l’arma aerea possa determinare una rapida decisione nelle future guerre nè che il Potere Marittimo sia ormai un mezzo troppo lento per esercitare una influenza decisiva sull’esito del conflitto. La seconda ragione di svalutazione del Potere Marittimo si dice dovuta allo sviluppo delle nuove armi che lo avrebbero privato di ogni sua efficacia. Si viene così a confondere il tutto (Potere Marittimo) con una delle parti (la forza navale) ed a supporre che la flotta sia l’unico elemento del Potere Marittimo e che essa sia costituita soltanto da unità di superficie. Il Potere Marittimo ha un campo di azione ben più vasto. Esso esplica la sua influenza su qualsiasi avvenimento si svolga sul mare. Il suo potere si esercita con delle forze per vietare all’avversario di ricevere per via marittima i rifornimenti necessari al suo popolo e di esportare le merci di scambio necessarie ai pagamenti. La forma e la grandezza del mezzo agente, il suo sistema di movimento ed il luogo in cui esso agisce sono dettagli tecnici; in qualunque modo esso si muova, agisca ed eserciti il « comando » avendolo conseguito nel solo modo col quale il comando può essere ottenuto ossia coll’annientamento dei mezzi guerreschi dell’avversa-rio esso è un fattore del Potere Marittimo. L’adozione di un nuovo 187