numerosi suoi predecessori: « Se io dovessi morire in questo momento si troverebbe impressa nel mio cuore la necessità di possedere delle fregate. Nessuna parola può esprimere quello che ho sofferto e soffro per la mancanza di esse ». 11 definire con esattezza gli incrociatori necessari al servizio di esplorazione, date le contrastanti opinioni sul loro impiego, è cosa praticamente impossibile ed ancor più difficile lo sarebbe oggigiorno che le unità sottili hanno raggiunto la grandezza dei piccoli incrociatori e che le unità aeree hanno anch’esse la possibilità, in condizioni di tempo favorevoli, di essere impiegate nel servizio di esplorazione di una forza navale. Lo stabilire con una rigida formula la distribuzione della forza incrociatori presenta anche maggiori difficoltà dato che le forze da battaglia possono agire in gruppi distaccati. E' infatti possibile che una nazione sia costretta a operare dividendo le sue forze principali in due gruppi distinti per quanto nella generalità dei casi debbano esse agire in un unico nucleo compatto. L’Inghilterra potrà infatti dover mantenere le sue forze suddivise fra la Manica e il Mediterraneo ovvero fra la Manica e le Indie Occidentali. Nella guerra contro la Russia nel 1854-55, essa divise la sua flotta fra il Mar Nero ed il Mar Baltico. Anche la Francia ha sempre dovuto avere due basi per le sue flotte, l’una a Brest e l’altra a Tolone, e la Russia costrettavi da necessità geografiche divise la sua flotta fra il Mar Nero ed il Baltico. In massima dovremmo tener conto di queste particolari necessità. Con valutazione grossolana il numero degli incrociatori necessari a ciascuna flotta può essere fissato su venti unità. Passiamo ora ad esaminare quale è il numero degli incrociatori necessari per missioni isolate. L’ entità di questa forza dovrebbe, in massima, essere regolata in base ai servizi che gli incrociatori dovrebbero disimpegnare; nelle molteplici occasioni in cui gli Ammiragli furono interpellati, essi si pronunziarono con cifre pressoché analoghe. Le loro valutazioni ebbero sempre per base in primo luogo la necessità di protezione dei « punti focali » ossia delle zone, canali o passaggi ristretti e delle località di partenza o di arrivo dei convogli e in secondo luogo la necessità delle scorte ai convogli. Identico ragionamento fu seguito dall' Ammiraglio Hughes della Marina Americana nel 1928 per definire le unità occorrenti agli Stati Uniti, con criteri che si avvicinarono di molto a quello inglese 164