benefica, perchè conferisce la necessaria sicurezza contro la guerra ossia contro i pericoli ai quali le nazioni sarebbero esposte se fossero deboli sul mare, pericoli che ne minaccerebbero la sovranità* i territorii ed i traffici necessari ai loro essenziali rifornimenti (I). Alla parola sicurezza potrà anche essere dato il significato di sicurezza per l’avvenire di una razza. Così l’aumento della popolazione e lo sviluppo delle industrie potrebbe esigere la conquista di territorii necessarii alla esportazione della esuberante produzione, e se anche ciò dovesse richiedere l’occupazione di territorii appartenenti ad altre nazioni, od il monopolio di mercati, tali atti sarebbero ritenuti giustificati dalla sicurezza a cui i popoli hanno diritto. Altra forma di sicurezza è infine quella necessaria perchè una nazione possa svolgere in guerra i propri traffici e trarre vantaggi dalle eccezionali condizioni che la guerra determina. Mentre tutte queste diverse forme di « sicurezza » sembrano perfettamente legittime, esse hanno nella pratica ben diversa in-terpetrazione. Se si potesse dar loro un giusto significato sarebbe forse possibile addivenire ad una soluzione del problema degli armamenti navali. In ogni modo sia che lo scopo miri alla sicurezza di un belligerante od a quella di un neutrale, è necessario un esame metodico per giudicare il modo ed i mezzi per giungere alla conservazione della pace ed alla protezione degli interessi delle Nazioni sul mare. 11 primo passo verso questo scopo dovrà consistere nell’accertare se esso potrà essere assicurato con una azione collettiva o con azioni individuali. Ciascuna di queste forme ha i suoi sostenitori. Sicurezza a mezzo di azione collettiva La Francia ha propugnato insistentemente e con una inflessi-bile logica l’azione collettiva, e la sua tesi è anche condivisa in altrt. nazioni da varie competenti personalità, le cui proposte differiscono (1) R. Hooper nella Yale Revieto del gennaio 1918 osserva che la flotta fu creata in seguito alle difficoltà in cui gli Stati Uniti si trovarono quale Potenza neutrale nel 1915 e 1916 «situazione che divenuta intollerabile indusse il Presidente Wilson dopo un giro negli Stati dell*Ovest a presentare nel successivo agosto una legge Navale che stabiliva la costruzione della flotta più grande che mai sia stata progettata da ogni altra nazione, neppure in guerra ». 140