zione delle sue vie marittime e per la difesa dei « punta vulnerabili », impiego nel quale queste unità non hanno che limitata efficacia. Mentre il sommergibile, come si è detto, ha scarsa possibilità quale mezzo difensivo esso ha per contro larghissimo ed utile impiego offensivo. Unità subacquee inflissero i più gravi danni alle comunicazioni marittime degli Alleati nel Mare del Nord, nella Manica, nel Mediterraneo e sulle rotte Occidentali e riuscirono anche ad ostacolare le comunicazioni nel Baltico ove nessuna altra unità navale inglese fu in grado di operare. A meno che ,la flotta di superficie giapponese non sia completamente sconfitta, eventualità che è da escludere a priori, soltanto i sommergibili avrebbero la possibilità di svolgere operazioni sistematiche nelle acque giapponesi per interdire le comunicazioni fra il Giappone, i suoi possedimenti in terra ferma e le sue fonti di rifornimento. Ciò richiederebbe da parte del Giappone una organizzazione di mezzi contro-offensivi che esigerebbe, come l’esperienza ha dimostrato chiaramente, gran numero di unità leggere, da distogliere necessariamente da altri servizi. Sarà qui utile ricordare quanto Mr. Balfour disse a Washington rivolgendosi all’Italia: « La vostra richiesta di conservare i sommergibili metterà alla portata di tutti gli Stati che hanno una Marina di divenire potenti ed aggressivi nemici. Non è vero che il sommergibile sarà, come voi affermate, usato soltanto a scopo difensivo ». Se sostituiamo alle parole « che hanno una Marina » le altre « che hanno una Marina di primo ordine » le paiole di Mr. Balfour potranno adattarsi al Giappone. L’altra Potenza che ha, come abbiamo già detto, energicamente sostenuto l’impiego dei sommergibili è la Francia. Come il Giappone, essa non ha da temere un’invasione dal mare ed è anch’essa sebbene per ragioni diverse, immune dal blocco. Mr. Balfour può essere nuovamente citato. « La Francia, nei riguardi dei rifornimenti di viveri, basta all’incirca a se stessa, le sue frontiere terrestri le rendono accessibili direttamente o indirettamente tutti i mercati del mondo. Nessuna Potenza Marittima la può bloccare ». La Francia ha importanti linee marittime di comunicazioni militari, che in Atlantico non possono essere attaccate che da sommergibili e da unità aeree, e che in Mediterraneo, in caso di conflitto con una Potenza Continentale, hanno preminente importanza per assicurare il trasporto delle sue truppe dall’Africa alla Madre Patria. 132