conforme alle sue necessità, per calcolare poi i bisogni delle nazioni che hanno una maggiore dipendenza dail mare. Come abbiamo precedentemente osservato questo giusto metodo di valutazione fu usato nel passato per determinare il numero delle navi da battaglia. Quello delle Potenze minori era infatti limitato dalle loro possibilità finanziarie mentre quello delle Potenze maggiori era in rapporto al numero di navi da quelle possedute- Così lo standard della flotta della Gran Bretagna si misurò sulla flotta delle Potenze Borboniche, sulle forze della Duplice Alleanza e poi su quelle della Germania. Lo standard dell’Italia fino all’inizio della grande guerra fu la flotta austriaca e lo standard della Francia le forze navali delle due Potenze Continentali più efficienti. Standard questo che in seguito fu riconosciuto non necessario dato che con l’alleanza fra la Germania e l’Italia le forze militari avrebbero deciso del successo qualunque forza la Francia avesse avuto sul mare. Lo standard per il Giappone, prima della guerra Russo-Giapponese, fu la squadra della Russia dislocata nei mari orientali. Per quanto nessuna generalizzazione possa esprimere un’esatta e assoluta verità, non è lontano dal vero lo affermare che dall’inizio della nuova politica del « Pan-Germanismo », l’unità di misura della flotta da battaglia per tutte le Marine del mondo è stata la flotta austriaca. La flotta italiana aveva infatti un rapporto da 5 a 4 con quella austriaca e questa proporzione determinò a sua volta la potenza della flotta francese. Nell’Europa settentrionale nessuna ragione poteva spiegare lo sviluppo del programma navale russo del I 888 che per quanto potesse apparire arbitrario era certamente dovuto a ragioni strategiche. La forza dell’Inghilterra fu stabilita in rapporto alle forze riunite delle due Potenze maggiori ossia della Francia e della Russia con ognuna delle quali le relazioni politiche non erano soddisfacenti. Da quanto precede risulta che, mentre le forze navali delle diverse Potenze erano basate su necessità individuali, esse erano fra loro interdipendenti e poterono offrire una certa stabilità e sicurezza fin quando la Germania non infranse violentemente il complesso meccanismo politico europeo. Sarà possibile nel momento attuale di procedere su direttive analoghe a quelle seguite nel passato ? Potremo ancora scegliere come punto di partenza la marina di una Nazione e stabilire con 156