che impegnata con ogni sua energia a dare sviluppo alla politica continentale dei Borboni. Il Potere marittimo della Francia nato dal commercio e dalle colonie e senza alcun aiuto da parte dei Governi ebbe quindi carattere naturale; alimentato da mezzi insufficienti, subordinati a quelli occorrenti alle grandi forze militari, essenziale strumento politico dei suoi Governi, non ebbe sviluppo corrispondente alle sue essenziali necessità. Ma quando la energia del popolo, per quanto smorzata dai governanti, accrebbe interessi oltremare, una forza navale fu indispensabile così come il possesso di colonie lo era all’esercizio del potere che doveva difenderle. Sono state così tracciate le origini del Potere marittimo nei vari Stati; da esse emerge la differenza esistente fra una « marina da guerra » ed un « Potere marittimo ». La prima è un fattore — un prevalente fattore — del Potere marittimo, ma uno Stato che possiede una marina non avrà necessariamente un Potere marittimo ossia la capacità di esercitare un controllo sulle rotte marittime dei vari mercati del mondo e di influire sul corso degli avvenimenti mondiali. Similmente una milizia costituita per preservare uno Stato dall’invasione non avrà necessariamente una forza per dare a quello Stato un potere. Sin da prima della conquista normanna l’Inghilterra possedeva una marina le cui funzioni erano limitate alla difesa delle coste e alla protezione del traffico costiero e che soltanto in caso di necessità era posta in efficienza. Dopo l’avvento dei Normanni, la occupazione di alcuni territori! della Francia rese necessaria una marina per la protezione del transito degli eserciti attraverso la Manica, che come un gran fiume divideva le terre soggette alla stessa sovranità. Questa situazione era analoga sia a quella odierna della Francia, divisa fra le sue coste e le colonie Nord Africane da un fiume ben più largo della Manica, il cui transito sarà possibile soltanto se le acque saranno sicure, sia a quella del Giappone, separato dai suoi vasti possedimenti asiatici dallo stretto di Tsushima. Il commercio marittimo, quantunque molto importante, aveva agli occhi dei Normanni e dei Plantageneti assai minor valore della integrità dei loro possedimenti. Le guerre del XIV secolo ebbero pertanto uno scopo limitato a garantire agli eserciti il libero passaggio attraverso la Manica. La Marina fu essenzialmente costituita da trasporti armati e, come afferma « The Libel of English Policy », ben- 25