la guerra sottomarina, ritenendo che il sommergibile fosse una unita navale così speciale da richiedere un Ministero a sè. « L’opinione pubblica, il Parlamento, ed in genere le persone incompetenti valutano i problemi dell’organizzazione militare da un punto di vista assolutamente subiettivo ed hanno la tendenza a riunire sotto la direzione di una unica autorità tutto ciò che riguarda un argomento, una macchina, un dato ordine di cose; esse non vogliono vedere la ragione d’essere, il fine ultimo... Sarebbe, in certo qual modo, come se in una guerra terrestre tutti i mezzi per combattere l'artiglieria nemica o la cavalleria o l’aviazione fossero separati fra loro e messi sotto una particolare direzione ». ( 1 ). La separazione del servizio sommergibili nella Marina francese fu presto riconosciuta un errore. Obiettività, non subiettività è il principio che dovrebbe informare e governare la costituzione della forza combattente; tutti i mezzi che hanno la funzione di agire sul mare ed il cui obiettivo è di conseguire e di esercitare il dominio sul mare debbono appartenere alla organizzazione navale. Le forze combattenti, che costituiscono come si è detto la parte attiva del Potere marittimo, comprendono tre principali tipi di unità: quelle che formano il « grosso » delle forze, quelle designate alle più importanti missioni isolate e le piccole unità riunite in flottiglie che hanno autonomia generalmente limitata. Le flottiglie comprendono a loro volta tre tipi di unità destinate ad attaccare le grandi unità : quelle che navigano alla superficie, quelle che navigano al di sopra della superficie e quelle subacquee. Le cannoniere facenti parte delle flottiglie di superficie sono particolarmente adatte all’attacco del naviglio silurante e contro le difese costiere. Esistono anche cannoniere sommergibili ma la loro utilità si è dimostrata di scarso valore. La costituzione di una organizzazione separata dei servizi aerei, se anche desse qualche vantaggio di ordine amministrativo, nei rifornimenti ed approvvigionamenti dei materiali, non sarebbe giustificata da ragioni strategiche e ingenererebbe inconvenienti nella condotta delle operazioni. Il dislocamento ed il numero delle grandi navi (incrociatori e navi da battaglia) debbono essere definiti in rapporto al loro impiego. (1) CASTEX: Synthèse de la guerre sous-marine, pag. 156. 43